vai alla navigazione

Questa storia è ormai alquanto obsoleta. Da quando ho scritto questa a quando ho aggiunto questa nota di monitor ne ho cambiati altri tre... fortunatamente, senza più figuracce.

Storie da utonto - Il monitor nuovo

Ognuno ha il suo campo. Posso dirvi cose su Photoshop che neanche la Adobe conosce, riesco a scrivere un sito intero sul notepad guardando nei riferimenti dei CSS giusto un paio di volte, ma in "manutenzione ordinaria del sistema" sono ad un livello base che più base non si può. Mi salvano a malapena una sana paranoia per i virus e il motto "chi prova a installare qualcosa su 'sta macchina senza chiedermelo prima gli spezzo le braccette". Il resto... hic sunt leones.

Ad un certo punto mi tocca cambiare monitor. In verità il vecchio funzionava ancora benino, sono i miei occhi che non reggevano più 75hz di frequenza massima - e la scrivania i 25 chili di peso.

Faccio la spesa folle (due anni fa costavano un botto più che adesso): compro un monitor LCD! E già che ci sono nella spesa ci infilo anche un lettore CD-ROM che quello vecchio ha il carrello scassato e ormai è buono solo per un antiquario.

Finalmente arriva, il mio bel monitorone (ino?) nuovo di pacca! Gongolo, che bello, finalmente, ci ha messo due mesi ma è arrivato! [grande idea, vendere il vecchio PRIMA che arrivasse la conferma dell'ordine del nuovo. Un mese e mezzo senza poter usare il computer.]

Peccato che dietro alla scrivania ci sia quel macello di cavi e di polvere. Diciamo che il fanatismo per la pulizia abita da altre parti, ma quando è troppo è troppo: armata di aspirapolvere, fascette e di un sacco di pazienza, cerco di prendere vagamente nota di cosa stava infilato dove, lavoro praticamente a tentoni sotto alla scrivania, tiro circa tre craniate e diciotto nomi per giga di hard disk, ma alla fine il groviglio laocoontico di cavi e ciabatte torna ad avere un aspetto sensato e un grado di igiene decente.

Accendo il piccì.

Solito test di partenza... che bello, le scrittine ci sono, il monitor funziona, OK la ram c'è, OK gli hard disk ci sono, il lettore CD l'ho trovato, no, non voglio entrare nel bios, insomma, tutta quella roba che dalla regia mi dicono chiamarsi POST... e poi, ping, nero.

...dopo dieci minuti d'orologio di nero e di lucetta dell'hard disk spenta mi è venuto il vago dubbio che potesse esserci qualcosa che non andava.

Mi gratto la testa perplessa.

Butta mai che allungando le gambe sotto alla scrivania ho estirpato un cavo?

Non sarebbe la prima volta. Mi capitò in ufficio, col cavo di alimentazione, proprio durante l'avvio... presente quella vecchia pubblicità di Windows 2000, quella che affermava in gran pompa "c'è solo un modo per bloccarlo" e la foto della presa staccata? Ecco.

Mi reimmergo sotto alla scrivania, a tentoni controllo se non ci sia qualche gioco strano nelle prese, e stringo bene le vitine.

Mboh... sembra tutto a posto. Riavvio. Test, okay, ram, c'è, hard disk 1 hard disk 2 lettore CDROM sì ci sono, ping, nero.

Pessimismo e fastidio. Ricontrollo. La corrente arriva, il LED del monitor è acceso, e poi le scrittine le vedo, quindi... guardiamo anche il resto... Corrente al picio c'è (beh, ovvio), tastiera mouse periferiche stampante trullallera, a posto. Riaccendo. Test, blablabla, ping, nero.

Comincio ad alterarmi.

Stacco tutto, via lo zip, via la stampante, via lo scanner, via il modem, via la tavoletta grafica, via i cavi della scheda TV, via tutto, evvai con altre venticinque craniate. Lascio solo il monitor, il mouse e la tastiera.

POST, okay, gnagnagna, ping, nero.

Serpeggia il panico.

Scovo un vecchio mouse che so che funziona - l'avevo cambiato solo perché non aveva la rotellina - e una tastiera di quelle gommose presa giusto per sfizio, stacco, riattacco.

POST, okay, frafrafra, ping, nero.

Argh.

Mi tocca. Ricorrere all'ultima spiaggia dell'utonto... una telefonata all'amico informatico.

Io: "Senti, lo so che ti rompo le palle, ma ho un problema col piccì."

Lui: "Cioè?"

Io: "Ho messo il monitor nuovo, l'ho acceso, fa tutto il giro delle scrittine all'inizio ma quando arriva a caricare windows s'inchioda."

Lui: [varie richieste base, tipo hai attaccato bene i cavi, tieni aggiornato l'antivirus, il case non ha preso botte, il computer fa fischi strani, eccetera eccetera.]

Io: [sì, sì, sì, no, eccetera eccetera.]

Lui: "Hmmm... mboh, così di pacca direi ti si è piallato Windows."

Io: "Acciderbolina." [non ho detto esattamente questa parola.]

Lui: "Sempre meglio windows che la scheda madre."

Io: "Beh, in effetti."

Lui: "Facciamo così: te adesso cambi il lettore, io stasera passo da lì e te lo reinstallo."

Io: "Ehm... non so mica se sono capace..."

Lui: "Hai mai messo su una scheda?"

Io: "Beh, sì... la scheda audio..."

Lui: "Ecco, è una cavolata uguale."

Io: "Mboh... sperém."

Guardo dietro alla scrivania, il mio bellissimo lavoro di compattaggio cavi... che devo smontare perché, ovviamente, per farli stare a cuccia non ho lasciato neanche un po' di gioco. Mestamente prendo il tronchese, taglio tutte le 44 fascette, estirpo il case dal badanaglio a rotelle in cui l'ho incastrato per poterlo spostare, lo appoggio alla luce sulla scrivania, svito l'ambaradan, prendo nota di come sono sistemati i cavetti che partono dal lettore, svito il vecchio dal suo alloggiamento, ci metto quello nuovo, riattacco i cavetti. Mi accorgo persino dell'esistenza del jumper.

[Ragionamento estemporaneo: è una qualche legge stabilita che ogni tre viti ce ne sia una impossibile da estrarre, o sono sfigata io?]

Accendo. Il nuovo lettore è lì, nella riga "secondary master"... e poi come al solito si pianta. Una bella vittoria di Pirro.

Oh, beh, perlomeno non è esploso direttamente il computer, il lettore l'ho montato bene. Forse. Mentre sto contemplando il felice esito dell'operazione, arriva l'amico.

Lui: "Che stai combinando?"

Io: "Finisco di montare il lettore CD nuovo."

Lui: [mostrando una certa meraviglia] "Ah, sei riuscita a farlo funzionare?"

Io: "Beh, il lettore sì... credo... nel test all'inizio lo vede... però poi si pianta comunque."

Lui: [guarda dietro al case con una faccia strana] "Ma sei sicura che i cavi siano a posto?"

Io: "È stata la prima cosa che ho guardato."

Lui: "Sicura?"

Io: "Sì, li ho staccati e riattacati, metti mai che a inciamparci se ne era sfilato uno."

Lui: "E li hai riattaccati ESATTAMENTE come erano attaccati prima?"

Io: "Beh, sì."

Lui: "Sicura?"

Io: "Sicurissima!"

Lui: "Anche il mouse e la tastiera?"

Io: "Come no. Ho provato a mettere anche l'altra tastiera e il vecchio mouse, nisba."

Lui: "E li hai attaccati com'erano attaccati gli altri?"

Io: "Beh, sì."

Lui: "Sicura?"

Io: "Sicurissima!"

Lui: "Hai il mouse e la tastiera invertiti."

Momento di gelido silenzio con insettino che svolazza nell'aere.

Io: "...uh?"

Lui: [scandendo bene le parole] "Hai il mouse e la tastiera invertiti."

Io: "Non ci credo."

Lui: "Prova a scambiarli."

Io: "Ma sono sempre stati così..."

Lui: "Sicura?"

Io: "È cinque anni che ho 'sto coso... me ne sarò pure accorta prima, no?"

Lui: "Sicura sicura?"

Io: "MA QUELLE ***** DI PRESE SONO UGUALI!"

Ebbene sì: alla fine la cavolata da utonta la dovevo sparare.

Lui: "Se sulla presa sopra c'è scritto 'mouse' e su quella sotto 'kbd' un motivo ci sarà, non credi?

Io: [sguardo da pesce lesso] "...scritto cosa, dove?"

Posso dire a mia discolpa che la mia scheda madre è un vecchio modello, niente codice colore, ambedue le prese sono dello stesso, anonimo colore nero e che che dove tengo di solito incastrato il computer di grazia che si distingue un cavo da un tapiro, figurarsi leggere le scritte.

Ma adesso il coso è alla luce sulla scrivania... guardo dietro con attenzione e.... ebbene sì, dopo solo cinque anni che ho quel computer, scopro che ci sono stampigliate sul metallo in piccolo piccolo piccolo le scritte di cui sopra.

Mi rotola una lacrimuccia sulla gota.

Tuttavia non mi arrendo. (È umiliante ammettere di aver fatto la figura dell'utonto più utonto.)

Io: "Ma... ma non mi parte windows... non può non partire per una cavolata del genere..."

Lui: "Prova a scambiarle."

Io: "Senti, lo so che windows è un cesso, ma so usare solo quello e non può non partire per una roba del genere..."

Lui: "Intanto scambiale."

Cedo alla sconfitta. Scambio le prese.

E il coso riparte.

Vado in bagno a piangere tra le risate dell'amico.

torna in cima

2004 - All graphics, image and text © Juzo-kun (except where notified) - Full credits.