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Storie da utonto - Aliens vs. JK (parte 2)

(...continua dalla prima parte)

Ha-ha! Google ha colpito ancora! Okay, adesso so come saltare e come usare l'hacking-tool. Ormai, dopo la trilogia Myst-Riven-Exile, sono diventata un'esperta nell'arte di rovistare tra i vari riassunti spoilerosi isolando esclusivamente l'informazione che mi serve senza rovinarmi tutto il resto del gioco (Ho un'onore anch'io. Cerco di non ricorrere a simili mezzi se non proprio alla disperazione).

Bene, da chi cominciamo? Marine o Rastamanno? Lancio la moneta: Marine.

Riconfiguro i comandi di tastiera (operazione che mi porta via sempre un bel po' di tempo, dato che il layout a cui sono abituata è completamente diverso da quello standard), carico il gioco, smonto quel cacchio di porta, entro nel bunker e subito un'esplosione mi isola dagli altri. Se il buongiorno si vede dal mattino... e infatti il resto dell'introduzione - la classica introduzione alla Unreal, ovvero "ti facciamo girare un po' a casaccio per vedere quanto siamo sboroni a costruire i livelli" - me lo passo a sudare per corridoi scurissimi, rumori strani, un paio di salti sulla sedia per colpa di una falena e l'onnipresente chiacchericcio via radio con i miei commilitoni che mi cercano invano e non trovandomi mi spacciano per morto almeno una dozzina di volte. Gesti di scongiuro di varia natura.

Sono aggrimpellata alla tastiera per la tensione, qua meglio smettere sennò mi torna il crampo alla cervicale... beh, dai, altri cinque minuti. Esco all'esterno, esplosioni, ma quando arrivo lì un silenzio di tomba. Azz, un crepaccio.

Ripetete con me: Gli umani non camminano sulle pareti. Gli umani non camminano sulle pareti. Gli umani...

Io me lo dimentico, pigio il tasto da Alien, e la mia prima missione finisce ingloriosamente sul fondo del crepaccio di cui sopra. "Sei stato ucciso" recita il messaggio del gioco. Io credo che sarebbe stato più adatto un "Ti sei suicidato come un baggiano", ma non si può avere tutto.

Eh, no, non posso chiudere così. Ricarico, e cerco di andare un po' avanti... passo il ponte sul crepaccio... in lontananza si ode un verso strano. Il personaggio non lo sa, la giocatrice sì: da qualche parte c'è un Predator dissimulato! Mannaggia, adesso mi arriva un cartone, una sciabolata, un ago nella testa, un... no. I Predator si sono modernizzati. Il fetibondo mi lancia in faccia nientemeno che un camion in fiamme.

OK, capisco quando non è serata. La mia eroica missione di salvataggio credo che aspetterà ancora un po'... beh, scrocchio di ossa della spalla, e proviamo il Rastamanno. Finalmente calibro il salto, zompo sullo strapuntino, trovo due fratelli che mi regalano la lancia e il disco. Wow!

Scopro anche che le frecce della balestra si possono sì recuperare, ma una su tre si spezza. Usare con parsimonia.

Il fatto che con il Predator riesco a stare in piedi per un po' di tempo senza fare la solita fine del pirla, e anzi, riesco a procedere in maniera quasi dignitosa, mi fa pensare che questo sia e rimanga comunque il personaggio più potente del trio a cui è dedicato il gioco. L'energia della tuta va via come i panettoni a Natale, ma c'è un simpatico aggeggino portatile di ricarica. Nella vecchia versione del gioco le ricariche si trovavano in giro, e se finivano ero in braghe di tela. Anzi, di rete.

Boh, ci sarà la fregatura... fatto sta che non l'ho ancora trovata.

Anche qui come maragliaggine siamo su livelli medio-alti. Simpatico pezzo di colore: Predy usa staccare la testa delle vittime e portarsele a mo' di trofeo. L'unico problema è che mentre raccatta trofei, il cacciatore barrisce e ulula per comunicare al mondo la sua vittoria... difficile conciliare una cosa del genere con una tattica di avvicinamento silenzioso. OK, c'è questa cosa fighissima del dissimulatore, però il casino che fa mica lo nasconde, e gli umani saranno scemi ma non sono sordi. E infatti mi faccio beccare in continuazione. Vabbé.

Giro per la giungla, sbircio, cazzeggio con le modalità di visualizzazione, mi inerpico per rami e cenge, sfrakatzo gente e torno a dimenticarmi di una certa cosa.

Ripetete con me, di nuovo: I Predator non camminano sulle pareti. I Predator non camminano sulle pareti. I Predator... ma almeno quando cascano da 25 metri fittizi si fanno meno male.

OK, ho capito, mai cambiare personaggio troppe volte a sessione. Torno nella giungla e cerco di non buttarmi giù da ogni cengia che trovo. Palude, nebbia, non ci si vede una mazza, oh che novità... pluf!... il Predator nuota come un sampietrino, ma a quanto pare sa trattenere il respiro. Vabbè, almeno non gli farà male un bagno ogni tanto... ZOT! Oops... l'acqua manda in corto circuito il dissimulatore... come non detto.

...sapevo che c'era la fregatura. Mi trovo davanti una Regina Aliena che mi concia a una mappina. Sparo 800 arpioni, lancio il disco direttamente sulla luna, prendo duecento cartoni in faccia... Mia madre sbircia dalla porta per vedere che cacchio è tutto 'sto casino, in effetti mi rendo conto che picchiarsi con una Regina aliena alle 11 e mezza di sera con le casse a canna non è carino.

Eh, già, Predy mica deve seguire regolamenti condominiali....

Aliens vs.JK... disegni

Il gioco mi ha ispirato anche un po' di vignette...guardate nella gallery.

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