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Storie da utonto - Aliens vs. JK (parte 1)

Chi mi conosce sa che ho un debole per i cari amichetti xenomorfi e il testosteronico cacciatore extraterrestre dalla capigliatura rasta. A questo pensavano i miei amici, quando una delle solite serate dedicate al trash, mi fecero vedere che era uscito nientemeno che Aliens contro Predator!

Praticamente il computer della padrona di casa fu monopolizzato dalla sottoscritta per tutta la sera, perché avevo scoperto che si poteva interpretare anche l'alien.

Il giorno dopo ero in negozio a comprarmi la mia copia.

Il giorno dopo ancora ero attaccata al telefono, impezzando l'amico-che-ne-sa (quello del cavo) perché non avevo minimamente preso in considerazione il fatto che il mio computer di allora (un pentium 90 con sopra una Matrox Mistique...) fosse di potenza troppo infima per farci girare sopra qualcosa di più complesso del campo minato.

Ebbene sì: la prima volta ho dovuto cambiare computer, l'ho fatto per poter giocare ad Alien contro Predator. E basta.

Non che io sia 'sto granché negli sparatutto. Anzi, sono abbastanza una pippa: su Marathon ho dei problemi oltre il normal mode, in Duke Nukem mi abbattevano ogni tre minuti, con Doom me la cavavo a suon di cheats, e su Quake non ne parliamo. Un'occasione in cui ho giocato a Elite Force in rete mi hanno fraggato trentaquattro volte nel primo mezzo minuto. La sola e grama volta in cui ho creduto di fare la mia porca figura, fu durante una partita uno-contro uno con un amico, proprio ad AvP, io alieno e lui marine... beh, ero riuscita a batterlo. Poi ho scoperto che aveva il mouse rotto: quando gliene hanno passato uno che funzionava sono tornata al mio solito standard di un numero di frag a due cifre in negativo.

Però non mi dispiace giocarci, ecco tutto.

Solo che il primo AvP aveva la simpatica caratteristica di poter salvare la partita esclusivamente a fine scenario.

...dopo aver ricominciato il primo livello per la centotrentacinquesima volta, finalmente scovai la patch per salvare anche durante lo svolgimento... comunque la mia esperienza ludica si arenò miseramente all'inizio degli scenari bonus, dato che questi ultimi hanno solo un livello di difficoltà disponibile: quello impossibile.

Purtroppo AvP non è riuscito a passare oltre al formattone con salto da Windows 98 al 2000, dato che non c'era verso di farlo girare. Sigh.

E poi, dopo mesi e anni e secoli, cambio computer, il terzo - quello che ho adesso. No, non per farci girare AvP-2... o meglio, anche per farci girare AvP-2... in realtà la ragione primaria è perché ormai, dopo quattro anni di glorioso servizio, una scheda madre e due hard disk fritti, e sopratutto la stringente necessità di farci girare il NIS senza dover farmi venire la barba ad ogni scansione antivirus... alla fine è giunta l'ora del piccì nuovo.

Tre giorni dopo mi compro AvP-2, che ormai, a un annetto dall'uscita, è anche abbastanza affrontabile (dopo la botta del computer non è avessi chissà quali capitali da sperperare).

Ora, dopo tre giorni di fila attaccata al piccì a giocarci e un conseguente attacco di cervicale allucinante, ho dovuto fare un'altra pausa forzata... ma comunque sono andata abbastanza avanti per fare un confronto. Non ho ancora esplorato gli altri due personaggi, il marine e il Predator. O meglio, ci ho provato, ma col marine mi sono incatramata dopo un minuto davanti a una porta chiusa col sergente dietro che mi insulta, e col Predator davanti a un muro invalicabile perché ancora non ho capito come cavolo si salta. Scopro infatti che i giochi in edizione economica hanno un piccolo effetto collaterale: non viene fornito il manuale cartaceo a corredo. Dove c'è scritto, suppongo, come procedere con salti e ciappinamenti vari.

Vabbè, poi me li cerco su Google. Intanto però inizio con l'Alien.

Prima, grande, geniale innovazione: si salva dove voglio io e non dove vuole lui. Whew.

Il personaggio dell'Alien ha mantenuto alcune caratteristiche rispetto alla versione precedente del gioco, la prima delle quali è quella di causare un subitaneo attacco di mal di mare all'eventuale spettatore di chi sta giocando. Il bestio si appiccica e corre sulle pareti, proprio come gli alieni dei film! Ma già è un casino per me che lo guido... per chi sta a guardare poi diventa un roteare continuo da nausea assicurata. Buona idea, nel 2, quella di mettere le freccine per capire dove cavolo stai camminando, se sui muri o sulle pareti o per terra Se solo riuscissi a tenere a mente quali frecce corrispondono esattamente a cosa...

Poi, un nuovo attacco, sinteticamente descrivibile con "saltagli addosso con tutto il tuo peso e riducilo a ragù con la forza dell'impatto". Yech.

Mantenuta un'altra delle caratteristiche dell'alien della prima versione: per recuperare punti-vita bisogna staccare la testa a morsi ai soldati, ma sopratutto ai poveri civili inermi che rimangono lì basiti e tremolicchianti a frignare "oddio oddio oddio". Sufficientemente sadico, direi.

La psicologia è fatta bene... per interpretare l'alien e andare avanti nel gioco bisogna pensare come uno di loro. Ovvero: acquattarsi negli angolini bui, attendere silenziosi e ciotti ciotti la vittima, strisciare nelle ombre, appendersi sugli stipiti della porta... insomma, bisogna essere veramente fetenti.

Infatti. Inizio, c'è un filmato di introduzione... carino, c'è anche una storia. Oddio, i personaggi a poligoni hanno l'espressività di una parete intonacata di fresco, ma che diamine, uno gioca a AvP-2 per sfrakatzare, se voglio una storia cambio disco e metto su Exile.

Ok, si comincia e... toh, sono uno strizzafaccia.

Praticamente passo il primo livello a strisciare sulle pareti, con la precisa missione di trovare una vittima solitaria da aggrimpellare. Giro in vetta e in frasca come un'idiota - il mio senso dell'orientamento è notoriamente squallido e ovviamente non c'è l'automap - ma alla fine trovo uno sfigato solitario che ronfa in uno sgabuzzino... ha-haa! Sei mio! Balzo, trac, beccato! Simpatico filmatino a poligoni del tizio che viene azzannato... dissolvenza a nero.

Ok, missione compiuta. E mo'?

Vedo tutto rosso.

Cacchio, lo sapevo. Ho beccato il baco con la scheda video.

No, aspetta... allarme rientrato. Trattasi di artifizio di scena: il secondo livello parte da dentro il tizio di cui sopra. Esatto: da dentro. Ne consegue che per procedere nel gioco bisogna aprirsi la strada a morsi nella sua cassa toracica. Alzo un sopracciglio nei confronti dell'ideatore di una simile pensata. A quanto pare anche lui aveva qualche frustrazione lavorativa da sfogare.

E così, adesso, nei panni di un simpatico spaccatorace, anziché strisciare come una blatta sui muri devo strisciare come un bigatto per terra, schivando un plotone di marine abbastanza proni a pestarmi sotto gli anfibi.

Altro livello rifatto quarantacinque volte, prima che mi venisse in mente che, sì, per vederci qualcosa in quei cavolo di livelli pieni di cupezza&scurezza viene spontaneo muoversi nei punti illuminati... ma quando si interpreta uno spaccatorace in fuga non è esattamente il massimo di strategia applicabile.

Vabbè, alla fine trovo un posticino intanato e il livello dopo sono finalmente uno scaraffaggione fatto e finito. Ta-daaa! Adesso sì che spacco tutto! Bwah ah ah ah ah ah ah!!!

Nel primo quarto d'ora di gioco nei panni di un Alien adulto riesco a:

- Beccarmi 8 granate in faccia

- Sbagliare mira 4 volte su dei bersagli fermi

- Incasinarmi con l'orientamento e cadere regolarmente davanti alle mitragliatrici automatiche

- Strinarmi coi getti di vapore

- Affettarmi contro una ventola

- Suicidarmi sulla rete di contenzione elettrificata

- Perdermi nei corridoi di ventilazione

Credo di avere fatto una specie di record. E meno male che nei livelli che ho già fatto non mi è stata ancora offerta la possibilità di prendere a codate le bombe come invece succedeva nella prima versione, perché probabilmente avrei fatto anche quello. (Boom!)

Però alla fine vado avanti... anche nella nuova versione gli umani sono circondati dall'aloncino azzurro che li fa stagliare sullo sfondo come un alberino di natale. No so voi, ma me continua a venire in mente la pubblicità-progresso contro l'aids di qualche tempo fa.

Ci sono però due eccezioni al blu. I miei fratellini, che hanno l'aloncino rosso. E il Predator, che ce l'ha verde.

E infatti, il primo Boss-di-fine-livello, chi é? Lui, l'extraterrestre rastamanno. Mi sporgo dalla cengia, lo vedo. Lui mi vede e spara.

SPLAT!

Carico l'ultima partita. Mi sporgo, da una posizione più imboscata. Lui mi vede lo stesso e spara.

SPLAT!

Ri-carico l'ultima partita. Mi ri-sporgo, da una posizione ancora più imboscata. Indovinate? Esatto: SPLAT!.

Ripetere per altre 10 volte.

Cambiamo strategia. Sono un Alien, giusto? E allora vediamo di comportarci in modo acconcio. Striscio come un ratto di fogna sfruttando ogni angolino, ci metto mezz'ora d'orologio ma alla fine gli arrivo proprio dietro al culo... hahaha... carico la codata.. lui si volta e spara.

SPLAT!

Boia fagiano.

Vabbè, alla fine lascio perdere ogni strategia, mi lancio su di lui da 25 metri fittizi col famoso attacco-rompighiaccio di cui sopra... e la cosa bella è che mi riesce. Un quintale di poligoni e texture di Alien sulla testa, con artigli e tutto! Sì, gli ho fatto del male!!! Tiè! ...cacchio ti ridi, bischerrimo, che t'ho ridotto a una mappina?

Ops.

Presente il finale del primo film di Predator? Riassunto: quando il coso si mette a ridere, è ora di levare le ancore.

BOOOM!

Mannaggia, me lo sono ricordato troppo tardi. Ricarico il gioco. Riproviamo la tattica dello schiacciasassi: CRASH! SBRANG! STRAP! SCROCK! - non sto neanche a vedere - fuga!

Questa volta, almeno, scampo all'esplosione. Trema tutto ma perlomeno non finisco a fare il poster giallo-acido sulla parete più vicina. Ha!

Procediamo. Altro pezzo di storia: lo scienziato pazzo di turno vuole catturare una serie di Alieni per poter compiere i suoi misteriosi esperimenti. L'esercito non è del tutto d'accordo e lo marca stretto. Ovviamente di questo all'Alien non gliene tange un piffero, finché trova mammiferi bipedi da sgranocchiare, ma è carino perché fa ambientazione e procedendo nel gioco si sentono le persone da me spiate che parlano, discutono, si sfanculano... la mia missione, dopo aver suicidato il Predator, è tornare all'alveare... ovviamente. Dalle frasi degli uomini dopo un po' si deduce che alla fine la mia presenza è stata notata... azz. Sarà stata la mia imperizia, o semplicemente ai fini del gioco è inevitabile farsi beccare prima o poi? "Ma no, non è possibile" dice un omino della Compagnia mentre sbircio dal condotto di ventilazione "loro non sono così intelligenti".

Oddio, nel mio caso devo ammettere che ha ragione. Non credo che si possa definire "intelligente" una forma di vita che mostra la netta propensione a farsi ridurre a julienne dalle ventole, oppure - nella prima versione del gioco - farsi esplodere le bombe addosso tramutandosi un una palla di fuoco sibilante e ululante che corre qua e là a casaccio. Comunque, si presuppone che il gioco sia stato pensato e calibrato per giocatori dotati di qualche neurone in più di me, quindi in teoria man mano che procedo la brillante intelligenza dell'Alien dovrebbe spiazzare i biechi e sordidi uomini della Compagnia e farsi beffe dei piani dei marines.

In teoria. Nel mio caso è chiaramente una questione di culo, perché alla fine non so neanche come ma mi ritrovo nell'alveare. Ah, gli umani hanno messo bombe ovunque! Devo distruggerle! Me lo dice la regina, mica pizza e fichi!

BOOM!

Ok, la prossima andrà meglio.

BOOM!

Vabbè, riproviamo.

BOOM!

Porca pupazza.

BOOM!

Uffaaaaaaa!

BOOM!

Comincio a sentirmi vittima di una congiura.

BOOM!

Ma che due maroni!

B... ah, no, questa volta sono riuscita a distruggerla.

Aaah, finalmente.

VRATATATATATATATATATA-SKREEEEEEE-HSSSS-SPLAT

Azz.

Dove diavolo è quella degna stirpe di una venditrice di amore mercenario che mi ha ridotto a una chiazza di pesto alla genovese per terra in meno di mezzo secondo?!?

Ah, già.

I sintetici, me li ero dimenticati. Non hanno l'alone, niente di niente: io non li vedo perché nell'alveare non ci si vede una mazza. Loro, a quanto pare, ci vedono benissimo.

Forse è il caso di guardarsi un po' più in giro... forse.

Mi guardo attorno talmente bene che alla fine mi trovo irrimediabilmente persa in quella che teoricamente dovrebbe essere casa mia, l'alveare.

Mi chiedo due cose: primo, se riuscirò mai a uscire da questo beep di livello senza dover usare una gabola. Secondo: se incontrerò ancora qualche altro scienziato o soldato disposto a scommettere sull'intelligenza degli aliens... o di un certo alien in particolare.

Postilla: nella traduzione italiana i maschi adulti vengono chiamati "droni", come i Borg. Heh heh heh!

 

(mica finita... vai alla parte 2)

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